Roubis D.
Enotria Leukania poleis greche
Dal punto di vista del contesto geografico, la regione della moderna Basilicata, in particolare la zona orientale che si affaccia sul mare ionio, è stata interessata in età arcaica e classica - come del resto tutta l'Italia meridionale - dal complesso e articolato fenomeno della colonizzazione greca. Dal punto di vista geografico, ad eccezione della dorsale appenninica montagnosa interna che crea una lunga e poderosa barriera in senso nord-sud, tutta la fascia ionica è solcata da importanti bacini idrografici disposti in senso ovest-est, cioè dall'interno verso la costa, dove scorrono in parallelo diversi fiumi che con le loro foci generano delle vallate e dei facili approdi lungo la costa . Tali fiumi, alcuni in quel periodo anche navigabili , hanno da sempre costituito i corridoi privilegiati di contato tra i greci della paralìa e le genti autoctone, questi ultimi disposti sui siti di altura della mesogeia. Le vallate prospicienti alla costa, interposte tra i principali corsi d'acqua di Siris e Akiris (Sinni e Agri), tra Akalandros, Kasas e Bradano, con i loro fertili e ondulati terrazzi, offrivano ampi e profondi spazi necessari per le poleis e lo loro chorai coloniali, con terreni assai favorevoli per lo sfruttamento agricolo ed economico del territorio.
Source: Le radici di un'identità multiforme. Il paesaggio archeologico tra antichità e Medioevo, pp. 41–50. Matera: Altrimedia edizioni, 2022
Publisher: Altrimedia edizioni, Matera, ITA
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